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Il Territorio di Marcaria

Il territorio di Marcaria è diviso in undici abitati: il capoluogo e le frazioni di Campitello, Canicossa, Casatico, Cesole, Casazze, Cimbriolo, Gabbiana, Ospitaletto, Pilastro, San Michele in Bosco.
La “Corte Marcaregia” è ricordata per l’ottenimento, nel 997, di particolari privilegi dall’imperatore Ottone III. Privilegi poi confermati da Enrico III. Nel 1265 Marcaria si costituì in libero Comune ed ebbe un ruolo di rilievo nelle guerre fra i Gonzaga ed i Visconti per il controllo del territorio della Lombardia meridionale. Ludovico il Bavaro, Guido Gonzaga e Martino della Scala si incontrarono nel 1329 nel centro agricolo mantovano per decidere gli equilibri fra le varie forze. Marcarla fu conquistata dai Visconti, nel 1439 passò alla Repubblica Veneta, poi di nuovo ai Visconti ed infine ai Gonzaga, di cui rimase in possesso fino alla decadenza della famiglia.


 
Cosa vedere:

Marcaria

La chiesetta del cimitero è del XIV secolo, anche se l’abside e il campanile sono del XV e conserva un capitello dell’VIII secolo. Da vedere gli affreschi votivi di scuola lombarda che risalirebbero al 1494. Nella parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista si segnala una tela di Giandomenico Cignaroli.
Riserve Naturali Torbiere di Marcaria


Casatico

Corte Castiglione, fatta costruire dalla famiglia Baldassarre Castiglioni, l’umanista di corte al servizio del marchese di Mantova, autore del “Cortegiano”, uno dei testi dell’idealizzazione del ruolo e delle caratteristiche dell’umanista colto, dedito all’amore della bellezza e della virtù nell’ambiente raffinato e contradditorio dei centri del potere rinascimentale. Si tratta di una piccola corte signorile rurale i cui edifici sono disposti intorno ad uno spazio quadrato. L’elemento più significativo è la torre “stellare”. Secondo la tradizione locale, al progetto generrale della corte, parzialmente ricostruita in fasi diverse nel Quattrocento, nel Seicento e nel Settecento, avrebbe contribuito lo stesso Giulio Romano. I marchesi Castiglioni erano infatti in stretto contatto con la corte dei Gonzaga e trasposero nella loro dimora rurale molte caratteristiche architettoniche rinascimentali che si imposero nella città di Mantova.
La Chiesa Parrocchiale, dedicata all’Annunciazione, di stile neoclassico, contiene un quadro del romano Giuseppe Turchi, un organo Serassi, con canne a tortiglione, che apparteneva alla chiesa mantovana di san Barnaba, inoltre antichi banchi con stemmi nobiliari.


Canicossa

Interessanti, anche se di pregio architettonico minore, sono le corti rurali di Canicossa, connotate, dal punto di vista architettonico, dall’ampio distendersi a quadrilatero delle stalle e dalla distinzione gerarchica fra la casa padronale e le costruzioni degli affittuali e dei mezzadri.
Stele che testimonia il passaggio della peste del ‘600, davanti a Corte Atonia.


San Michele in Bosco

Villa Picciona, riproduce schemi architettonici ispirati a Luca Fancelli e introduce l’elemento, poi costante in tutte le case padronali mantovane, dell’atrio passante e del corrispondente salone al primo piano.


Campitello

Si segnala l’imponente portale dell’ingresso del “Palazzone”, villa padronale costruita all’inizio del Settecento.


Link utili
www.comune.marcaria.mn.it
www.ogliosud.net

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Villa Luzzara Carnevali - Via Montegrappa  - Canicossa - 46010 Marcaria (MN)
Telefono: 0376 96163 - Fax: 0376 96483

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